Il cervello umano è un labirinto quadridimensionale. Tutti ci si sono trovati, nessuno conosce la via d’uscita.
Quando il castello di carte è quasi finito e la pressione diventa cosí forte che non ce la fai piú, allora invece di continuare e vedere se riesce, lo butti giú. Ti togli subito il pensiero della sconfitta.
Avere paura di quello che non si conosce è una reazione naturale, e chi non ce l’ha non vive a lungo.
Cercava sempre di concedere agli altri una seconda possibilità di finire sul suo libro nero.