Le giornate dal fresco tepore, limpide, sonore, profumate, strabocchevoli, ridondanti erano simili a coppe di cristallo di sorbetto persiano, piene fino all’orlo, adorne di fiocchi di neve alla rosa.
In questo mondo, il peccato che paga può viaggiare liberamente e senza passaporto, mentre la virtù, se è povera, viene fermata a ogni frontiera.
Un angelo non è altro che un pescecane ben controllato.
Nel giro di un istante, i grandi cuori condensano qualche volta, in una sola fitta acutissima, la somma di tutte quelle scialbe sofferenze benevolmente disperse lungo tutta la vita di uomini più deboli.