Aveva imparato che cercare le ragioni le faceva male e aspettò che l’infelicità diventasse prima un generico malumore, poi malinconia e infine il normale affanno di ogni giorno.
Le cose brutte che non dici a nessuno diventano cani che ti mangiano la testa di notte mentre dormi
Torino mi sembrava una grande fortezza dalle mura ferrigne, pareti di un grigio gelato che il sole di primavera non riusciva a scaldare.