Con l’impercettibile subitaneità di un angelo, era comparso l’arcobaleno: languidamente stupito di se stesso, di un verde soffuso di rosa, con un pallido alone violaceo lungo il margine interno, stava sospeso al di là di un campo falciato, sopra e davanti il boschetto lontano di cui velava una piccola, tremante porzione.

Con l’impercettibile subitaneità di un angelo, era comparso l’arcobaleno: languidamente stupito di se stesso, di un verde soffuso di rosa, con un pallido alone violaceo lungo il margine interno, stava sospeso al di là di un campo falciato, sopra e davanti il boschetto lontano di cui velava una piccola, tremante porzione. - Vladimir Nabokov
Con l’impercettibile subitaneità di un angelo, era comparso l’arcobaleno: languidamente stupito di se stesso, di un verde soffuso di rosa, con un pallido alone violaceo lungo il margine interno, stava sospeso al di là di un campo falciato, sopra e davanti il boschetto lontano di cui velava una piccola, tremante porzione. - Vladimir Nabokov
Con l’impercettibile subitaneità di un angelo, era comparso l’arcobaleno: languidamente stupito di se stesso, di un verde soffuso di rosa, con un pallido alone violaceo lungo il margine interno, stava sospeso al di là di un campo falciato, sopra e davanti il boschetto lontano di cui velava una piccola, tremante porzione. - Vladimir Nabokov
Con l’impercettibile subitaneità di un angelo, era comparso l’arcobaleno: languidamente stupito di se stesso, di un verde soffuso di rosa, con un pallido alone violaceo lungo il margine interno, stava sospeso al di là di un campo falciato, sopra e davanti il boschetto lontano di cui velava una piccola, tremante porzione. - Vladimir Nabokov
Con l’impercettibile subitaneità di un angelo, era comparso l’arcobaleno: languidamente stupito di se stesso, di un verde soffuso di rosa, con un pallido alone violaceo lungo il margine interno, stava sospeso al di là di un campo falciato, sopra e davanti il boschetto lontano di cui velava una piccola, tremante porzione. - Vladimir Nabokov
Con l’impercettibile subitaneità di un angelo, era comparso l’arcobaleno: languidamente stupito di se stesso, di un verde soffuso di rosa, con un pallido alone violaceo lungo il margine interno, stava sospeso al di là di un campo falciato, sopra e davanti il boschetto lontano di cui velava una piccola, tremante porzione. - Vladimir Nabokov
Con l’impercettibile subitaneità di un angelo, era comparso l’arcobaleno: languidamente stupito di se stesso, di un verde soffuso di rosa, con un pallido alone violaceo lungo il margine interno, stava sospeso al di là di un campo falciato, sopra e davanti il boschetto lontano di cui velava una piccola, tremante porzione. - Vladimir Nabokov
Con l’impercettibile subitaneità di un angelo, era comparso l’arcobaleno: languidamente stupito di se stesso, di un verde soffuso di rosa, con un pallido alone violaceo lungo il margine interno, stava sospeso al di là di un campo falciato, sopra e davanti il boschetto lontano di cui velava una piccola, tremante porzione. - Vladimir Nabokov

Altre frasi di Vladimir Nabokov

Sei l’unica persona con cui posso parlare dell’ombra di una nuvola, della musica di un pensiero. E di come, quando oggi sono andato a lavorare e ho guardato in faccia un girasole, mi ha sorriso con tutti i suoi semi. - Vladimir Nabokov
Il bambino è la forma più perfetta dell’essere umano. - Vladimir Nabokov
Niente fa rivivere il passato più intensamente di un odore che una volta vi era associato. - Vladimir Nabokov
E il resto è ruggine e polvere di stelle. - Vladimir Nabokov