Confessione e bugia sono la stessa cosa. Per poter confessare, si mente. Ciò che si è non lo si può esprimere, appunto perché lo si è; non si può comunicare se non ciò che non siamo, la menzogna.
Quando dunque di notte il sonno mi passa davanti, so la via che prende, e accetto. D'altro canto sarebbe sciocco ribellarsi, il sonno è l'essere più innocente che ci sia e l'uomo insonne il più colpevole.
È vero, non mi hai praticamente mai picchiato. Ma le tue grida, la tua faccia paonazza, le bretelle slacciate e tenute pronte sulla spalliera della sedia, erano quasi peggio.