Ospitami nella sera di filo, quando l’imbrunire lavora il suo vestiario e palpita nel cielo una stella piena di vento.
Sempre, sempre ti allontani nelle sere là dove corre il crepuscolo cancellando statue.
E le tue palpebre spalancano il crepuscolo della terra, assaltando l’azzurro delle stelle.
Ancora non se n’è andato l’inverno, e il melo appare trasformato d’improvviso in cascata di stelle odorose.