Anima mia, dammi nei tuoi baci l’acqua salubre di questi mesi, il miele del territorio, la fragranza bagnata da mille labbra del cielo, la pazienza sacra del mare nell’inverno.
Sempre, sempre ti allontani nelle sere là dove corre il crepuscolo cancellando statue.
Ospitami nella sera di filo, quando l’imbrunire lavora il suo vestiario e palpita nel cielo una stella piena di vento.
E le tue palpebre spalancano il crepuscolo della terra, assaltando l’azzurro delle stelle.