Poiché quei tasti audaci son così fortunati, dà a loro le tue dita, e a me le labbra, da baciare.
Quel che amore tracciò in silenzio, accoglilo.
Non mi stupiva il candore del giglio né il rosso della rosa. Solo immagini per me, solo figure a somiglianza tua, tu il modello di tutto.
Improvviso, inaspettato, rapido, troppo simile al lampo che finisce prima che si dica “lampeggia”. Buona notte, mio amore! Questo germoglio d’amore che si apre al mite vento dell’estate, sarà uno splendido fiore quando ci rivedremo ancora.