Quando vendiamo per 30 denari una foresta, abbiamo venduto, con gli alberi abbattuti, parte della nostra eredità d’ossigeno.

Quando vendiamo per 30 denari una foresta, abbiamo venduto, con gli alberi abbattuti, parte della nostra eredità d’ossigeno. - Giorgio Celli

Quando vendiamo per 30 denari una foresta, abbiamo venduto, con gli alberi abbattuti, parte della nostra eredità d’ossigeno. - Giorgio Celli

Quando vendiamo per 30 denari una foresta, abbiamo venduto, con gli alberi abbattuti, parte della nostra eredità d’ossigeno. - Giorgio Celli

Quando vendiamo per 30 denari una foresta, abbiamo venduto, con gli alberi abbattuti, parte della nostra eredità d’ossigeno. - Giorgio Celli

Quando vendiamo per 30 denari una foresta, abbiamo venduto, con gli alberi abbattuti, parte della nostra eredità d’ossigeno. - Giorgio Celli

Quando vendiamo per 30 denari una foresta, abbiamo venduto, con gli alberi abbattuti, parte della nostra eredità d’ossigeno. - Giorgio Celli

Quando vendiamo per 30 denari una foresta, abbiamo venduto, con gli alberi abbattuti, parte della nostra eredità d’ossigeno. - Giorgio Celli

Quando vendiamo per 30 denari una foresta, abbiamo venduto, con gli alberi abbattuti, parte della nostra eredità d’ossigeno. - Giorgio Celli

Gli animali sono simili a noi, e dobbiamo amarli per questo, perché il simile ama il simile in cui ritrova una parte di se stesso. Ma soprattutto dobbiamo imparare a conoscerli, perché l’amore, quello vero, è figlio della conoscenza. - Giorgio Celli

Il gatto è stato per me un animale socratico. Mi ha insegnato a scoprire chi ero ed anche qual era il mio posto nel mondo. - Giorgio Celli

La nuova consapevolezza maturata in noi di essere parte costitutiva dell’ecosistema e di partecipare in prima persona, vittime e carnefici, alla sua distruzione, ci suggerisce che inquinare l’ambiente significa avvelenare noi stessi.

Guardare un gatto è come guardare il fuoco: si rimane sempre incantati.

Nel cane ritroviamo e amiamo il lupo. Nel gatto riconosciamo e perdoniamo la tigre. - Giorgio Celli

A differenza del cane che nel suo padrone vede il capo bipede, il gatto identifica nel suo padrone la figura materna. - Giorgio Celli