Rimasta sola sotto il portico, Amata sorride. Ma ora la sua mano è vuota.
Toccami. Toccami dentro e chiamami col mio nome.
Questa non è una storia da tramandare.
Sethe implorava perdono, enumerando, elencando in continuazione le sue ragioni: che per lei Amata era più importante e aveva più significato della sua stessa vita. Che avrebbe fatto cambio con lei in qualsiasi momento.