Chirù è il libro che ho deciso di scrivere quando ho scoperto di avere un cancro. Per raccontare cose che pensavo di dover invecchiare prima di poter narrare.
La cosa che il sardo sa dire meglio non è l’amore. È la nostalgia.
Il processo di riappropriazione della propria complessità per le donne deve passare attraverso la costruzione di un sano immaginario del limite.
Ci sono anime che hanno addosso un’incrinatura segreta, una frattura sospesa che sfugge anche a chi la porta dentro.