Alla fine della storia la democrazia liberale non ha più concorrenti seri.
Il motore che ha mandato avanti la storia è stato l’ininterrotto desiderio dello schiavo di venire riconosciuto, non l’autoidentificazione di un padrone compiaciuto di se stesso e arroccato nella sua oziosa immobilità.
Avere davvero stima di se stessi vuol dire essere capaci di vergognarci di noi stessi quando non viviamo secondo i princìpi in cui crediamo.
Una democrazia liberale stabile non può nascere senza l’esistenza di statisti di valore, che conoscono l’arte della politica e sanno convertire le inclinazioni nascoste dei popoli in istituzioni politiche durature.