Così è la disperazione, come una preghiera senza destinatario.
Bellezza è questo vestito che ti senti cucito addosso, soffice, caldo, indistruttibile, fra tanti altri che mancano sempre di qualcosa.
Io sono là, dove è sempre stato l’uomo, viaggiatore vincente del suo dolore, nel teatro dove non recita, ma vive le parole.