È riapparsa la donna dagli occhi socchiusi e dal corpo raccolto, camminando per strada. Ha guardato diritto tendendo la mano, nell’immobile strada. Ogni cosa è riemersa. Nell’ímmobile luce dei giorno lontano s’è spezzato il ricordo.
Hai un sangue, un respiro. Sei fatta di carne di capelli di sguardi anche tu.
Ti ho sempre soltanto veduta, senza parlarti mai, nei tuoi istanti più belli. Ma ho l’anima ormai tanto tesa, schiantata dalla tua figura, che non trovo più pace al suo brivido atroce.
È una gioia vedere tanti rami verdissimi nel vento e tanti fiori prepotenti, sboccianti, è una gran gioia perché nel sangue pure è primavera.