Il guaio delle fantasticherie è che arriva sempre il momento in cui bisogna cancellarle. Ed è un gran brutto momento.
Nulla è mai veramente perso per noi finché lo ricordiamo.
Mi chiedo che cosa sarebbe vivere in un mondo in cui è sempre giugno.
Marzo è arrivato dentro l’inverno, come il più mansueto e mite degli agnelli, portando giorni che sono croccanti e dorati e formicolanti, ciascuno seguito da un gelido crepuscolo rosa che a poco a poco si perde in un fiabesco chiaro di luna.