Poca favilla gran fiamma seconda.
Ne la corte del cielo, ond' io rivegno, si trovan molte gioie care e belle tanto che non si posson trar del regno; e 'l canto di quei lumi era di quelle; chi non s'impenna sì che là sù voli, dal muto aspetti quindi le novelle.
E se le fantasie nostre son basse a tanta altezza, non è maraviglia; ché sopra 'l sol non fu occhio ch'andasse.
Qual si lamenta perché qui si moia per viver colà sù, non vide quive | lo refrigerio de l'etterna ploia.