Marcel Proust: le frasi più belle dello scrittore francese

Il desiderio, muovendo sempre verso ciò che ci è più contrario, ci costringe ad amare quel che ci farà soffrire.

Se non ci fosse l'abitudine, la vita dovrebbe apparire deliziosa a esseri che vivono nella continua minaccia della morte, cioè a tutti gli uomini.

In amore non può esserci tranquillità, perché il vantaggio conquistato non è che un nuovo punto di partenza per nuovi desideri.

Abbiamo ricevuto dalla nostra famiglia le idee di cui viviamo così come la malattia di cui morremo.

Il mondo in cui si vive durante il sonno è talmente diverso, che quelli che faticano a prender sonno cercano prima di tutto di uscire dal nostro.

Essere indulgenti verso gli altri, severi verso se stessi è un consiglio banale; nell'esistenza è la sola regola da seguire

I paradossi di oggi sono i pregiudizi di domani.

Se sognare un po’ è pericoloso, il rimedio non è sognare di meno ma sognare di più, sognare tutto il tempo.

È sempre in uno stato d'animo non destinato a durare che si prendono risoluzioni definitive.

I giorni sono forse uguali per un orologio, ma non per un uomo.

Non smettere di cercare ciò che ami o finiresti per amare ciò che trovi.

Gli omosessuali sarebbero i migliori mariti del mondo, se non recitassero la commedia di essere donnaioli.

L’idea che si morirà è più crudele del morire, ma meno dell’idea che un altro sia morto.

Ogni bacio chiama un altro bacio.

Quante gioie possibili si sacrificano così all'impazienza di un piacere immediato.

E all’improvviso il ricordo mi è apparso. Quel gusto era quello del pezzetto di madeleine che zia Léonie la domenica mattina a Combray […] mi offriva dopo averlo inzuppato nel suo infuso di tè o di tiglio quando andavo a darle il buongiorno in camera sua.

Venuta meno l'influenza anestetizzante dell'abitudine, mi mettevo a pensare, a sentire cose infinitamente tristi.

Troviamo di tutto nella nostra memoria: è una specie di farmacia, di laboratorio chimico, dove si mettono le mani a caso, ora su una droga calmante, ora su un veleno pericoloso.

Desideriamo essere capiti, perché desideriamo essere amati, e desideriamo essere amati perché amiamo. La comprensione degli altri è indifferente, e il loro amore è importuno.

Cercate di conservare sempre un lembo di cielo sopra la vostra vita, fanciullo mio, aggiungeva voltandosi verso di me. Voi avete un'anima bella, d'una qualità rara, una natura d'artista, non lasciatele mancare ciò di cui ha bisogno.

Forse l'immobilità delle cose intorno a noi è loro imposta dalla nostra certezza che sono esse e non altre, dall'immobilità del nostro pensiero nei loro confronti.

Una persona non muore subito per noi, ma resta immersa in una specie di aura di vita che non ha nulla di una reale immortalità ma che fa sì che essa continui a occupare i nostri pensieri proprio come quando era viva. È come in viaggio.

La speranza del conforto dà coraggio nella sofferenza.

Non vi sono che due classi di esseri: i magnanimi e gli altri.

Si può provare simpatia per una persona. Ma per scatenare quella tristezza, quel sentimento d'irreparabile, quelle angosce che preparano l'amore, ci vuole — ed è forse questo, più che una persona, l'oggetto vero e proprio che la passione cerca ansiosamente di attingere — il rischio di una impossibilità.

Le attrattive della donna che passa sono generalmente in rapporto diretto con la rapidità del passaggio.

L'idea che da tempo ci siamo fatti di una persona ci tappa occhi e orecchie.

Le cose che più cerchiamo di sfuggire sono quelle che non si riesce ad evitare.

Citando un verso isolato se ne moltiplica la forza attrattiva.

L'intelligenza può compiere agevolmente qualsiasi azione, purché non sottoposta al reale.

Uno dei poteri della gelosia, consiste nel rivelarci quanto la realtà dei fatti esterni e i sentimenti dell'anima siano qualcosa di ignoto che si presta a molte supposizioni.

Il nostro io è costituito dalla sovrapposizione delle nostre condizioni successive. Ma questa sovrapposizione non è immutabile come la stratificazione di una montagna. Avvengono continuamente stravolgimenti che fanno affiorare in superficie strati più antichi.

Non c'è idea che non porti in sé la propria confutazione possibile, una parola la parola contraria.

A partire da una certa età, i nostri ricordi sono così intrecciati fra di loro che la cosa cui pensiamo, il libro che leggiamo non hanno quasi più importanza. Abbiamo messo dovunque un po' di noi stessi, tutto è fecondo, tutto è pericoloso, e possiamo fare scoperte altrettanto importanti nelle Pensées di Pascal quanto nella pubblicità di una saponetta.

Del resto non mi ingannavo affatto; il rimedio specifico per guarire un evento infelice (i tre quarti degli eventi lo sono) è prendere una decisione.

Per raffigurarsi una situazione sconosciuta, l'immaginazione prende in prestito elementi conosciuti e per questo non se la raffigura. Ma la sensibilità, anche la più fisica, riceve, come la traccia del fulmine, la firma originale e a lungo indelebile dell'evento nuovo.

Per entrare in noi, un essere è obbligato a prendere la forma, a piegarsi alla cornice del tempo.

Per consolarmi, non una, ma innumerevoli Albertine avrei dovuto dimenticare. Quando ero riuscito a sopportare il dolore di averne persa una, dovevo ricominciare con un'altra, con cento altre.

Certo, solo col pensiero si posseggono le cose e non si possiede un quadro perché lo si ha nella stanza da pranzo se non lo si sa comprendere, né un paese perché vi si risieda senza neppure guardarlo.

Le due massime cause d'errore nei nostri rapporti con un'altra persona sono di aver buon cuore, oppure, quell'altra persona, amarla.