Indice

Il buon vecchio Charlie Brown: tutto sul personaggio di Schulz

di Emanuela Brumana

Impacciato ma testone. Goffo e determinato. Charlie Brown è un irresistibile mix di sconfitta e perseveranza, che insieme al suo cagnolino Snoopy vive in un mondo di bambini dove ai giochi e agli scherzi si alternano riflessioni sull’amore e la vita.

Indice

Un po’ impacciato ma testardo e cocciuto: Charlie Brown, insieme a Snoopy, è uno dei personaggi principali dei Peanuts, i celebri fumetti creati dalla matita di Schulz. Apparso già nella primissima striscia datata 1950, Charlie Brown non è cambiato molto nel corso del tempo e si conquistato, insieme al suo brachetto, un posto d’onore nella storia del fumetto e nei cuori dei lettori di tutte le età. Conosciamolo meglio!

Piacere, sono Charlie Brown

Charlie BrownSchultz

Charlie Brown ha nove anni e mezzo e tutti lo chiamano usando nome e cognome. Fanno eccezione Snoopy che lo chiama “bambino dalla testa tonda”, Piperita Patty che lo chiama “Ciccio” e Marcie che lo chiama “Charles”. Per alcuni questo è segno della cotta che le due hanno per il nostro beniamino, mentre nel caso di Snoopy è manifestazione di un rapporto di stretta amicizia ma anche di ampio sarcasmo da parte del cane nei confronti del suo goffo padrone.

Charlie Brown va in quarta elementare e, sebbene non eccella negli studi (anzi, praticamente in niente), è molto diligente. Charlie Brown è così in tutto: niente di quello che fa gli riesce alla perfezione, ma è testardo e quindi non molla nemmeno di fronte alle più grandi avversità, salvo poi cedere al più catastrofico sconforto.

Un esempio? Charlie Brown gioca a baseball in una squadra condannata alla sconfitta (lo storico dei loro punteggi è di 2 a 929), è un pessimo lanciatore ma puntualmente si presenta in campo, pronto a farsi scalzare dalla palla lanciata dagli avversari. Un altro esempio delle passioni non corrisposte di Charlie Brown sono gli aquiloni: il bimbo li adora, ma i suoi finiscono sempre preda del terribile “albero mangia-aquiloni”.

Charlie Brown e SnoopySchultz

Il tenero cuore di Charlie Brown batte per la famosa “ragazzina dai capelli rossi”, che nelle strisce a fumetti non si è mai vista ma ha coccolato Snoopy in un incontro fuoricampo. Nella versione animata della serie, invece, la ragazzina dai capelli rossi appare nell’episodio 19 “È il tuo primo bacio Charlie Brown" o nel 33 " È la ragazzina con i capelli rossi Charlie Brown!".

Charlie Brown, di fronte alle sconfitte della vita, è solito affermare “Santo Cielo!” o “Misericordia”, esclamazioni che in bocca a un bambino, già tanto goffo, non fanno che aumentare l’affetto del pubblico nei suoi confronti.

La sorella Sally

Vignetta di SchultzSchultz

Sally è la sorella di Charlie Brown: quando nel 1959 gli comunicarono la sua nascita, Charlie Brown era felicissimo del suo arrivo, salvo poi ricredersi a mano a mano che la sorella cresceva.

Sally assilla spesso il povero Charlie Brown: gli chiede di fargli i compiti, si intromette nelle sue questioni di cuore, prova in tutti i modi a rubargli la cameretta. Sally non ama la scuola, ma a un certo punto inizia a parlare con l’edificio, ma purtroppo non ne può sentire le sagaci risposte, che di sicuro apprezzerebbe!

Gli scherzi di Lucy

Lucy e Charlie BrownSchultz

C’è un siparietto molto amato tra Lucy e Charlie Brown: la bimba tiene il pallone da football in posizione per l’amico, di modo che possa calciarlo, ma ogni volta glielo sposta, facendo così cadere a terra il povero Charlie Brown. Questi, che ha ormai capito il gioco, è sempre restio a fidarsi, ma ogni volta Lucy lo rassicura e, ogni volta, la promessa si rivela una bugia e così Charlie Brown finisce sempre a gambe per aria. Nei primi anni Novanta c’è però stata un’eccezione a questa regola e Charlie Brown è riuscito a calciare il pallone!

Piperita Patty: l’ammiratrice

Charlie Brown e Piperita PattySchultz

Pare che il buffo nome di questo personaggio derivi da quello di una caramella, la York Peppermint Pattie, prodotta da uno degli sponsor dei cartoni animati dei Peanuts.

Siamo di fronte a un vero maschiaccio: Piperita Patty è il capitano della squadra di baseball che puntualmente sconfigge quella di Charlie Brown, è atletica, forte, irriverente e non veste come gli adulti vorrebbero vestisse una bambina, motivo questo di scontro fra Patty e gli insegnanti. Dietro questa scorza dura, però, batte un cuore tenero: Patty si rivolge a Ciccio (alias Charlie Brown) in cerca di rassicurazioni sulla sua femminilità, ma preso alla sprovvista, il bambino finisce sempre per dire cose sbagliate.

Violet e i suoi scherzi

VioletSchultz

Violet è apparsa per la prima volta nel 1951 ed è stata lei la prima a spostare il pallone ovale mentre Charlie Brown lo stava scalciando, gag che poi è passata a Lucy, mentre Violet è via via diventata amica di Patty. Gli scherzi e le monellate nei confronti del “bambino dalla testa tonda” però non sono finite: Violet accarezza Snoopy, cosa che manda in bestia Charlie Brown, oppure prepara tortini di fango che poi obbliga Charlie Brown ad assaggiare. Il bimbo, in realtà, sembra quasi innamorato di lei che talvolta ne accetta le attenzioni mentre altre le respinge con frasi tipo "Vattene a casa tua, Charlie Brown, non voglio vederti mai più, mai mai e poi mai".

Un esercito di bambini “grandi”

I PeanutsSchultz

La nota rivoluzionaria delle strisce dei Peanuts è che sono bambini che vivono in un mondo senza adulti. Sebbene questi compaiano nella narrazione, sono sempre entità fuoricampo (addirittura nel cartone animato, quando parlano, emettono suoni incomprensibili). Gli adulti, nel mondo di Charlie Brown, non sono necessari perché questi bambini hanno in sé, insieme alla tipica ingenuità infantile, all’entusiasmo e all’allegria, anche tutta una serie di aspetti tipici dei “grandi”. Charlie Brown lotta costantemente con un complesso di inferiorità e si interroga sulla grandi questioni esistenziali andando a mischiare profondità, umorismo e poesia ottenendo così un risultato che parla trasversalmente a più generazioni insieme.