Il Tre

Odio convivere con i demoni fissi nella mia testa. Il senso di colpa mi fa sentire una bestia.

Di solitudine non si muore ma si soffre e sembra strano ma a volte mi cerco e mi perdo tra le ombre.

Prima eri il mio punto di forza. Ora sei soltanto un messaggio nell’archivio.

E vorrei tornare indietro nel tempo. Sei la sete nel mio deserto. Sei come le fiamme che bruciano nell'inferno.

E ci sentiamo, lei che mi dice, "Vacci piano". Io che le dico, "Ora".

Ho capito che l'amore spesso è un inganno.

E siamo fragili come la neve, come due crepe.

Siamo come la pioggia, eh. Come un fuoco che scotta, eh. Una bomba che scoppia. Questa vita è bella ma costa.

Guarda, ho un nuovo tatuaggio, donne e fiori sulle braccia.

Tu sai che avevo bisogno d'aiuto, potevi pure mandarmi a fanculo. Invece mi hai detto che gli occhi che indosso non sono mai stati più tristi.

Occhi lucidi se penso quanto tempo abbiamo perso.

Mi fa strano stare lontano, il mondo in mano piedi per terra, ma la testa sopra un aeroplano.

Le tue pupille sembrano pallottole, se mi guardi, mi ferisci. Ho dei pensieri che alzano la voce, ma vorrei farli stare zitti.

E sembra strano ma a volte mi perdo e mi domando se forse potrei volermi bene più forte.

Giuro che da oggi starò un po' più attento. Non andare via da me, ti prego resta.

Non perdo la direzione, non trovo il punto d'arrivo. Conservo le sensazioni che provo mentre cammino.

Tu che mi uccidi ridendo. Siamo polvere nell'universo.

Questo pezzo è la dimostrazione sai che faccio quello che mi pare. Non mi dire niente, non mi dire dai (no, no).

A volte non so comportarmi. Non vorrei mentire e tu piangi.

E preferisco partire se fuori è buio, nascondo le debolezze che il tempo è l'unico dubbio tra tutte le mie certezze.