Barzellette napoletane: le più divertenti da raccontare

di Elisabetta Rossi

Per tutti gli amanti della cultura partenopea, abbiamo raccolto in questo articolo le migliori barzellette napoletane.

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I napoletani hanno una caratteristica distintiva difficile da trovare altrove: la simpatia. Calorosi e accoglienti, non solo sanno metterti subito a tuo agio, ma sono anche capaci di farti ridere di cuore con le loro battute e le loro barzellette divertenti.

Non solo, i racconti sono resi ancora più inimitabili dalla loro gestualità unica e dalle espressioni dialettali. I temi che di solito vengono affrontati riguardano situazioni di vita reale e coinvolgono le più svariate categorie di cittadini, tra i quali anche i preti.

Se dovessimo immaginare una gara di battute, non facciamo fatica a supporre che a vincere sarebbero proprio le barzellette napoletane. D'altronde non si può restare impassibili a queste storielle spiritose e alla verve dei loro barzellettieri.

Barzellette napoletane

Se volete conoscere le barzellette napoletane, qui di seguito abbiamo raccolto le più belle da raccontare e condividere con tutti gli appassionati di cultura partenopea.

Un capitano dei carabinieri finalmente prende una licenza e raggiunge la moglie che si trova in vacanza al mare da un mese. La notte il capitano (dopo un mese di astinenza) vuole recuperare ma la moglie ha paura che i piccoli si sveglino, allora decidono di andare in spiaggia.

In spiaggia iniziano a scaldarsi, ma arriva una pattuglia della buoncostume: “Altolà. Favorisca i documenti”.
Il capitano si presenta: “Sono il capitano Lo Cascio, sono un vostro collega”.
Il carabiniere si mette sugli attenti: “Comandi signor capitano! Lei può andare, ma sta zoc..a a purtamme dentro, è la terza volta questo mese che la becchiamo a fotte in spiaggia!”

Un napoletano nel traffico, gli tamponano la macchina.
Lui esce tutto incavolato: "ma chi è chillo strunz ca’ t’ha dato a patent?"
E l’altro: "Ma chi t’ha ritt ca’ teng a patent?"

Napoli. Un rapinatore sale sull’autobus e grida: “Fermi, questa è una rapina!”.
Un signore si alza e dice: “Maronn’ mia, che spavento: pensavo fosse ‘o controllore!”

Napoli, cantieri della metropolitana aperti da 30 anni. Un vecchietto si avvicina agli operai e chiede: “Scusate, voi state scavando da trent’anni. Ma questa metropolitana, la state facendo o la state cercando?”

Lei: “Mio figlio assomiglia tutto al padre!”
L’amica: “nu poco pure a tuo marito!”

Nu piccirillo non parla fino a 3 anni poi all’improvviso dice: “Nonno”. Il giorno dopo il nonno muore. Un anno dopo il piccolo riparla e dice: “Zia” e il giorno dopo la zia muore. Poi smette di parlare, un anno dopo dice: “Papà” e il giorno dopo muore … ‘o postino.

In ospedale a Napoli. Il paziente al dottore: “Dottò, ma l’operazione di appendicite è pericolosa?” “Macché… Solo a uno su mille succede qualcosa.”
“Dottò, a che nummero stamm?”

Cliente: Perché c'e' un pezzo di intonaco nella mia pizza?
Cameriere: Eh, perché vuie avite ordinato la pizza della casa.

Al maneggio:
"Salve, vorrei un cavallo..."
"Da montare?"
"No no, già bell e pronto..."

"Pasca' o saie che Obama è andato alla Casa Bianca?"
"Certo e ce sta buono..."
"E perché?"
"Spezza!"

Una vecchina malandata, il 2 novembre vuole commemorare i suoi defunti e va al cimitero nuovo per sbaglio. Deve infatti andare a quello di Poggioreale. Accortasi dell'errore chiede al custode:
"Scusate, io aggio sbagliato per andare al cimitero di Poggioreale che devo fare?"
Il custode:" A zi’ ma vi conviene? Ve truvate cca, rimanete cca che ve ne fotte!"

“Pasca' t'aggio dicere na cosa : mi so diviso finalmente.”
“E fatte buono, muglierate era proprio ‘na zoccola.”
“Pasca' ma che stai dicenne, io mi so’ diviso dal mio socio.”
“E fatte buono, chille se faceva a soreta.”
“Ma tu che dici?”
“Sì, sì, ma mo' scusa devo andare da mammeta.”
“E pecchè?”
“Pecche ma tengo!”

Una ragazza va a confessarsi e dice:
"Parrucchia', o guaglione mio mi ha violentata."
E lui: "Ma l'ha violentata contro la sua volonta'?"
"No, no, contro l'armadio!”

Gennarino con la fidanzata sotto braccio entra in un bar e chiede:
“Un campari!”
Nel frattempo appoggia la mano sul sedere della ragazza.
E il cameriere:
“Soda?”
“Ma fatte e cavoli tuoi!”

La moglie torna a casa dopo la quindicesima volta che cerca di ottenere la patente e il marito le chiede con tono canzonatorio:
“Allora... t'hanno fottuto pure stavota?”
E lei:
“In tre... ma almeno m'hanno dato 'a patente!”

“Mamma', ma pecchè Gennarino mi lecca sempre l'ombelico?”
“Che ne saccio, tu miettete e tacchi.”

Due napoletani, Ciro e Antonio, dopo aver speso tutti i soldi nella grande Milano, si ritrovano con il problema di come tornare a casa. Decidono allora di separarsi per un momento e di chiedere l’elemosina per racimolare la cifra necessaria per far ritorno nella loro calda Napoli. Si danno perciò appuntamento alla stazione di Milano nel giro di un’oretta. Dopo un’ora, i due si ritrovano e Ciro chiede ad Antonio come gli sia andata.

Antonio risponde: “Cirù, è proprio vero… i settentrionali sono gente fredda… pensa un po’, mi sono camuffato per bene da povero cieco e mi son messo a Piazza Duomo con un cartello con su scritto POVERO CIECO HA FAME e nonostante tutto ho racimolato solo 11 euro. A te invece com’è andata?”
E Ciro: ”Ho raccolto tremila euro…”.
Antonio rimane allibito ed esclama: ”E come hai fatto?”
Ciro con molta calma glielo spiega: ”Semplice Tonì… sono rimasto qui in stazione, ho preso un pezzo di carta e con una matita ho scritto: POVERO MERIDIONALE VUOLE TORNARE A CASA!”

Cliente: “Perché c'e' una donnina seminuda nel mio piatto?”
Cameriere: “Pecche' avite ordinato spaghetti alla puttanesca.”

Cliente: “Cameriere, come mai le mie lenticchie non sono ancora arrivate?”
Cameriere: “Perché so nu poco...Lenticchie.”

È inutile a mettere o’ rum. Nu’ strunz nun addeventa babà.