Gianluca Grignani

Mi sei apparsa come vita sulla luna. Le mie cattive abitudini adesso dovrei cambiare perché dormi nel mio letto.

Mio padre era uno dei tanti ma era il mio eroe quando mi sorrideva.

Ma tu lo sai che da quando aspetto te io, io non dormo più ma vivo a testa in su guardando il cielo blu.

Sono seduto su un grattacielo, vedo gli aerei passare. Poi guardo giù, voglio saltare. Voglio imparare a volare.

Ciao papà o addio papà, io ti perdono. Le mie lacrime sono sincere.

And so my friends, libera le ali ogni anima, le ha rubate alla libertà.

Lei pensa che io sia importante, che non ho un difetto dentro e fuori dal letto.

E non venirmi vicino se no mi giro di scatto quasi fossi un bambino con la paura che tu possa leggermi in faccia innamorato di te.

No, non ci credere a quello che ti han detto che noi umani non amiamo affatto.

E poi sei bella, Dio se sei bella. Sei tanto bella che neanche tu lo sai.

Dopo vent’anni dalla terra dei ricordi, mi chiamano (Mi chiamano) spaccando in due il silenzio con uno squillo del telefono.

Non c'è ragione, né soluzione se la passione è giunta al limite. Così io mi stanco e tu mi dici che hai sofferto tanto.

Io che non so mai se è amore o soltanto un altro errore però lei è fantastica così.

Senza tutto quel trucco che ti sporca la faccia che ti fa un po' distratta, ti preferisco sai.

Una donna senza inibizioni, senza fili di padroni, gli occhi un poco lucidi, sei bella.

Tanto tu mi trovi ovunque, sei come un battito nel tuo petto.

Mio padre tornava la sera ed era forte quando era in vena. Questo lo ricordo bene.

La libertà ora mi sta parlando. Le tue ragioni han sempre meno senso. Guarda che è chiaro anche a me. Siamo un long goodbye, io e te.

Perché una donna, una donna, una donna così, forse ingenua ma bella, mi piace. La voglio, la voglio così.

Per lei son speciale io e non me ne ero mai accorto io.