Il Falco della Modignani è la terra delle seconde occasioni

di Cristina Migliaccio

Sveva Casati Modignani torna in libreria raccontando della bellezza delle seconde occasioni che sfidano spazio e tempo.

Indice

Sveva Casati Modignani torna con una nuova storia d’amore che attraversa diverse fasce temporali e racconta la storia di Rocco e Giulietta, una coppia scoppiata nel pieno della gioventù, con un piede ancora nell’adolescenza e l’altro titubante verso la vita adulta. Entrambi avrebbero voluto tornare indietro e ricominciare da capo, ma il destino ha avuto altri progetti in serbo per loro. Ma nella vita talvolta è molto facile perdersi per poi ritrovarsi ed è quello che accade, per gioco del destino, a questi due personaggi, protagonisti dell'ultimo romanzo dell'autrice intitolato "Il falco" edito da Sperling.

Di cosa parla?

Giulietta, ormai sessantenne e vedova da ben vent’anni, è una donna un po’ inviperita con la vita, continua a rimuginare sul passato senza avere il coraggio di compiere il tragico taglio netto. Ed è proprio quando si convince a farlo, dando fuoco (letteralmente) ai suoi ricordi della bella gioventù, che il suo l’unico grande amore torna come un vulcano nella sua vita.

Rocco di Falco, il grande imprenditore, è l’uomo che avrebbe dovuto sposarla quando era soltanto una ragazza di vent’anni, grandi aspettative ma nessuna idea chiara sul proprio futuro. E invece, per uno stupido errore, Rocco l’ha persa per sempre, o meglio soltanto per qualche decennio. Si ritrovano in ospedale e Giulietta, seppur titubante all’inizio, decide di ascoltare quello che Rocco ha da dirle e d’improvviso si ritroverà (e noi con lei) a tornare indietro nel tempo, a quando Rocco era soltanto un bambino portato di peso a Milano dalla Sicilia, nel cuore della grande macchina del lavoro. Quel trasferimento ha mutato il suo futuro (e ha distrutto la sua famiglia), aprendo diverse ferite che l’uomo di oggi non ha mai dimenticato, motivo per cui ha deciso di condividere tutte le sue vulnerabilità, i suoi errori e anche i suoi più grandi successi con la donna che non ha mai dimenticato.

La forza dei personaggi

Rocco è un personaggio singolare, il classico uomo che si è fatto da solo, che deve tutto al proprio intelletto e alla propria curiosità: nasce come figlio di un umile operaio, cresce conoscendo il retrogusto amaro della povertà e, man mano che l’adolescenza avanza, capisce di poter avere anche di più dalla vita. D’animo gentile, Rocco è il cocco di mamma, ultimo di tre fratelli, ed è quel rapporto delicato con la figura materna che plasmerà la sua aspettativa circa il gentil sesso.

Nonostante possa contare su quattro matrimoni naufragati, Rocco ha sempre amato le donne e ha sempre cercato di portare loro rispetto (anche se, forse, non ha mai capito appieno il significato di questa parola). Rocco è un personaggio coraggioso, impossibile da odiare, furbo e scaltro, con l’occhio che guarda lontano. Giulietta, invece, è una donna spigolosa, corrosa dal rimorso e da un segreto che pesa come un macigno e che per tutti quegli anni credeva di aver digerito bene. Con il ritorno di Rocco nella sua vita, quel segreto torna come l’elefante al centro della stanza, impossibile da ignorare.

Perché leggerlo

Ho trovato questo nuovo romanzo della Modignani perfettamente in armonia con il suo stile, personaggi coinvolgenti, una scrittura scorrevole e il bisogno di sapere cosa succederà mi ha spinto ad andare avanti fino alla fine. Ho divorato questo romanzo, chi ama le storie di quest’autrice non rimarrà deluso. Unica pecca, a mio dire, è il dilungarsi in dettagli secondari che hanno catturato poco la mia attenzione, ma mi rendo conto che è un espediente narrativo anche necessario ai fini della trama: la Modignani non poteva certo spiattellare tutti i segreti dei protagonisti nelle prime duecento pagine (considerate che sono oltre 500)! Ciò nonostante, per me è una lettura assolutamente promossa!

VOTO7 / 10

La Modignani racconta la magia di un amore perso e poi ritrovato (seppur dopo 40 anni) e di come sia facile talvolta dare più peso all’orgoglio che al cuore.