Dieci romanzi per imparare a conoscere Maigret più profondamente, scavare nel suo passato e nella sua anima, alle radici di quella grande umanità che guida il suo istinto.
Sguardo severo, fisico imponente, carattere burbero e pipa sempre in bocca. La figura di Jules Maigret è così cristallizzata nell’immaginario comune, accompagnata dalla sua grande umanità e dall’intuito infallibile che ha tenuto milioni di lettori incollati alle sue indagini sino all’ultima pagina.
A 90 anni dalla sua prima pubblicazione, settantacinque romanzi, ventotto racconti, cinque opere rinnegate e tanti adattamenti cinematografici dopo, Maigret è ancora uno dei commissari di polizia più amati di sempre. La scrittura scarna e immediata di Georges Simenon e il suo continuo scavare nell’abisso della psicologia umana, hanno infatti reso immortali il personaggio e i suoi casi, di cui ve ne proponiamo qua dieci tra i migliori per imparare a conoscere e apprezzare Maigret.
L'impiccato di Saint-Pholien (1931)
Uno dei primissimi romanzi pubblicati con protagonista Maigret che presenta uno spiraglio sul passato dello scrittore e su un drammatico ricordo di gioventù: il suicidio di un amico.
Louis Jeunet si uccide con un colpo di pistola nella sua stanza d’albergo a Brema, poco prima di essere raggiunto da Maigret, da diverso tempo sulle sue tracce. Il suicidio solleva però numerose domande quando la valigia di Maigret viene rubata e quando un uomo si presenta in obitorio per vedere il corpo.
Il cane giallo (1931)
Maigret è a Concarneau, una località sulla costa della Bretagna che mostra un inedito spaccato di vita francese, misterioso e inafferrabile. Mostaguen, un imprenditore locale, viene aggredito ma riesce miracolosamente a fuggire, ma a pochi giorni di distanza si susseguono una serie di omicidi o tentati omicidi che coinvolgono sempre i commercianti della città. Guida il commissario nell’inchiesta un cane giallo, sempre presente sul luogo del delitto.
Il crocevia delle tre vedove (1931)
Un ricettatore di diamanti straniero viene trovato ucciso nell’auto di una delle famiglie che abitano in uno sperduto e sinistro crocevia, su cui svetta una casa disabitata, ammantata da una terrificante leggenda. Tutti sono restii a parlare e a dire la verità, ma Maigret vedrà la verità tra le menzogne.
Il caso Saint-Fiacre (1932)
Maigret torna a San Fiacre, il luogo che gli ha dato i natali e da cui si è allontanato per sfuggire ai suoi demoni personali, dopo che una lettera anonima ha allertato la polizia su un omicidio che verrà commesso in chiesa il giorno di Ognissanti. A morire è una donna che, da piccolo, Maigret ammirava come una dea. Apparentemente la morte è dovuta ad un attacco cardiaco, ma sono fin troppe le persone che si interessano al suo patrimonio.
Il porto delle nebbie (1932)
Un’indagine che dovrà scavare nell’omertà e nel silenzio di un paese di mare isolato in un’atmosfera opprimente e angosciosa. Tutto ha però inizio a Parigi, dove Maigret si imbatte nel capitano del porto di Ouistreham Joris, delirante, incapace di parlare, senza documenti ma vestito di tutto punto e con tanti soldi in tasca. Il commissario lo riaccompagna a casa, ma quella stessa notte Joris morirà per avvelenamento da stricnina.
Cécile è morta (1942)
Da un po’ di tempo Maigret si imbatte sempre in Cécile Pardon, una ragazza che vive con una vecchia zia avara e inferma, convinta che di notte qualcuno entri nel loro appartamento. La casa è già stata messa sotto sorveglianza, ma non è mai stato avvistato nessuno. Da un giorno all’altro però Cécile sparisce e la vecchia donna viene trovata strangolata. Non passa molto tempo prima che anche il cadavere della ragazza venga ritrovato, proprio nella centrale di polizia.
Maigret e la giovane morta (1954)
A Montmartre viene ritrovato il corpo senza vita di una giovane donna, che per gli abiti viene classificata come prostituta, ma Maigret ha dei dubbi, visto che il corpo curato e il viso imbronciato gli danno l’idea piuttosto di una bambina. Un indagine che prosegue a rilento ma che, alla ricerca di informazioni, si muove da Bruxelles all’Italia, dalla Turchia a New York.
Maigret e il barbone (1963)
Maigret e il barbone è una delle indagini più delicate, intime e toccanti condotte dal commissario di Simenon. Tutto inizia quando un clochard, picchiato e moribondo, viene tratto in salvo da una chiatta ormeggiata sulla Senna. Per risalire alla sua identità e al suo passato Maigret si inoltra tra le vie dimenticate di Parigi, tra uomini e donne senza nome, la nuova famiglia di un uomo che un tempo sembrava avere tutto…
Maigret si difende (1964)
Nel cuore della notte Maigret viene svegliato da una telefonata e dalla disperata richiesta d’aiuto di Nicole Prieur, ritrovatasi sola e senza denaro in una città che non conosce, Parigi. Maigret non esita e la aiuta, ma qualche giorno dopo si trova al cospetto del prefetto, accusato da quella stessa ragazza di aver tentato di sedurla. Gli vengono fatte pressioni affinché si dimetta, ma un uomo come lui non può arrendersi facilmente senza aver indagato a fondo sulla vicenda.
Maigret è prudente (1968)
Con una lettera anonima Maigret viene condotto a casa del giurista Émile Parendon in cui, secondo la missiva, verrà commesso un omicidio. Per due giorni non accade niente, ma una seconda lettera avverte i due uomini che presto qualcuno morirà, accusando Maigret di esser stato precipitoso. Solo quando arriva anche la terza lettera però il corpo della segretaria viene ritrovato con la gola tagliata…