Charles Bukowski è stato uno scrittore americano che ha raccontato la vita in modo realista e dissacrante. Nell'articolo abbiamo raccolto le sue migliori poesie.
Charles Bukowski, scrittore americano di grande fama, si è distinto nel panorama letterario per aver avuto il coraggio di raccontare quello che nessun altro riusciva a mettere sulla carta. Nelle sue storie infatti dà spazio alla sporcizia, all’alcol, con il quale aveva un rapporto morboso, alla disperazione, al vuoto, alla noia.
In virtù di queste caratteristiche viene spesso associato al cosiddetto realismo sporco, un movimento letterario definito da uno stile essenziale e preciso e da descrizioni di ambienti e oggetti ridotte al minimo, tratteggiate con poche parole. I protagonisti sono individui volgari oppure persone che conducono vite insignificanti.
Charles Bukowski ha scritto circa sessanta libri ma sebbene sia conosciuto soprattutto per i suoi romanzi e i suoi racconti, la sua produzione creativa annovera anche migliaia di poesie caratterizzate dal suo piglio realista e per nulla avvezzo alla dolcezza e ai sentimentalismi.
Per darvi l’opportunità di conoscere le poesie di Bukowski più interessanti e belle, abbiamo raccolto nell’articolo i componimenti maggiormente degni di nota.
Bukowski poesie
Lo stile dell’autore americano rispecchia alla perfezione il suo sentire nei componimenti poetici che risultano caratterizzati da immagini veritiere, non edulcorate e narrate con poche e scarne parole. Qui di seguito trovate raccolte le poesie di Bukowski più incisive.
Alla puttana che si è presa le mie poesie
Questa poesia è stata scritta da Bukowski dopo che una prostituta, a seguito di un incontro, rubò alcuni suoi scritti.
Alcuni dicono che dovremmo tenere lontano il rancore personale dalla poesia,
rimanere distaccati, e c’è del vero in questo,
ma cristo;
dodici poesie sparite e io non conservo le copie e hai anche i miei
quadri, i migliori; è opprimente:
stai cercando di annientarmi come tutti gli altri?
perché non ti sei presa i miei soldi? di solito li prendono
dai pantaloni sonnolenti e ubriachi storditi nell’angolo.la prossima volta prenditi il mio braccio sinistro o un cinquantone
ma non le mie poesie:
non sono Shakespeare
ma prima o poi semplicemente
non ce ne saranno più, né distaccate né di altro tipo;
ci saranno sempre soldi e puttane e ubriaconi
fino all’ultima bomba,
ma come Dio ha detto,
accavallando le gambe,
vedo che ho creato fin troppi poeti
ma non altrettanta
poesia.
Attraversa l’anima
Attraversa l’anima
come una lama
e ne sonda i paesaggi
ora mesti, ora bui
dove corvi neri come pece
gracchiano così forte
da grattarti le pareti del cuore.Percorre deliziosi giardini
decorati da candide margherite
e scaldati da un tiepido sole primaverile.
Ma quando la sua linfa
Giunta all’apice scoppia
il foglio si macchia.
Unico tampone per tale ferita…
Fuori posto
Brucia all'inferno
questa parte di me che non si trova bene in nessun posto
mentre le altre persone trovano cose
da fare
nel tempo che hanno
posti dove andare
insieme
cose da
dirsi.Io sto
bruciando all'inferno
da qualche parte nel nord del Messico.
Qui i fiori non crescono.Non sono come
gli altri
gli altri sono come
gli altri.Si assomigliano tutti:
si riuniscano
si ritrovano
si accalcano
sono
allegri e soddisfatti
e io sto
bruciando all'inferno.Il mio cuore ha mille anni.
Non sono come
gli altri.
Morirei nei loro prati da picnic
soffocato dalle loro bandiere
indebolito dalle loro canzoni
non amato dai loro soldati
trafitto dal loro umorismo
assassinato dalle loro preoccupazioni.Non sono come
gli altri.
Io sto
bruciando all'inferno.L'inferno di
me stesso.
Sii gentile
Ci viene sempre chiesto
di comprendere l'altrui
punto di vista,
non importa quanto sia
antiquato
stupido o
disgustoso.Uno dovrebbe
guardare
agli errori degli altri
e alle loro vite sprecate
con
gentilezza,
specialmente se si tratta di
anziani.Ma l'età è la somma
delle nostre azioni.
Sono invecchiati
malamente
perché hanno
vissuto
senza mettere mai a fuoco,
hanno rifiutato di
vedere.Non è colpa loro?
Di chi è la colpa?
Mia?
A me si chiede di mascherare
il mio punto di vista
agli altri
per paura della loro
paura.L'età non è un crimine
ma l'infamia
di un'esistenza
deliberatamente
sprecata
in mezzo a tante
esistenze
deliberatamente
sprecate lo è.
Aria e luce e tempo e spazio
In questo componimento Bukowski si rivolge a un’aspirante artista ed esprime poi le sue idee su come dovrebbe essere l’arte.
Sai, avevo sia una famiglia che un lavoro e qualcosa mi ostacolava sempre la strada,
ma ora ho venduto la casa e ho trovato questo posto, un grande studio,
dovresti vedere quanta luce e spazio,
per la prima volta in vita mia avrò un posto e il tempo per creare…”no baby,
se avessi avuto voglia di creare
lo avresti fatto anche lavorando 16 ore al giorno in una miniera di carbone,
o lo avresti fatto anche in una piccola stanza con 3 bambini vivendo con il sussidio di disoccupazione,
o lo avresti fatto anche con parte della tua mente o del tuo corpo esplosi via,
o lo avresti fatto anche fossi stato cieco, storpio o demente,
lo avesti fatto con un gatto aggrappato alla tua schiena mentre tutta città era scossa da terremoti, bombardamenti, inondazioni ed incendi.no baby,
aria e luce e tempo e spazio non hanno nulla a che fare con tutto ciò,
e non creano nulla,
tranne forse una vita più lunga per trovare nuove scuse.
Rimpatriata
Il gatto m'ha spruzzato
il computer
e lo ha messo
ko.così rieccomi
alla mia vecchia
macchina da scrivere.
è più
resistente.
sopporta
piscio di gatto,
birra vino
rovesciati,
cenere di sigaro
e sigaretta,
praticamente ogni cazzo
di cosa.mi ricorda
me stesso.
bentornata
vecchia mia,
dal vecchio
tuo.
Sprecare la vita
Lamentele infime e triviali,
costantemente ripetute,
possono far ammattire un santo,
per tacere di un bravo ragazzo qualunque (me)
e il peggio è che chi si lamenta nemmeno si accorge di farlo
a meno che non glielo dici
e perfino se glielo dici non ci crede.
E così non si conclude niente
ed è solo un altro giorno sprecato,
preso a calci,
mutilato
mentre il Buddha siede nell'angolo
e sorride.
Vecchio?
In agosto avrò 73 anni,
quasi ora di fare le valigie
per un salto nel vuoto
ma due cose
mi trattengono:
non ho ancora scritto
abbastanza poesie
e poi il vecchio
che abita nella casa
di fianco alla mia.
vivo e vegeto,
a 96 anni.
picchia sulla finestra
col bastone
e manda bacia mia moglie.
capisce tutto,
schiena dritta,
passo svelto,
guarda troppa tivù
ma noi
allora?
ogni tanto vado a trovarlo,
ciacola
ma non dice cazzate,
tende a ripetersi
un poco
ma vale quasi la pena
di riascoltarlo.ero da lui
un giorno e ha detto:
"sai, presto
tirerò le cuoia…"
"mah,"ho detto io, "non ne sono
così sicuro…"
"io sì," ha detto,
"perciò, che ne diresti
di fare un cambio con casa mia?"
"certo la tua è carina."
"ma non so se puoi darmi
quello che voglio in cambio…"
"dipende, mettimi alla prova."
"bè," ha detto, "vorrei un nuovo
paio di testicoli."Quando morirà il vicino
sarà difficile riempire
il gran vuoto che lascia.
mi sono
spiegato?
Posta
La posta aumenta.
lettere su lettere per dirmi
che grande scrittore
che sono,
e poesie, romanzi, novelle,
racconti, ritratti.
qualcuno chiede solo un autografo,
un disegno, una parola.
altri propongono una corrispondenza
permanente.io leggo tutto, butto tutto,
faccio i miei
affari.
so bene che nessuno è
un"grande"scrittore.
può esserlo
stato,
ma scrivere è un'impresa
che ricomincia da capo
ogni volta
e tutti gli elogi,
i sigari, le bottiglie
di vino inviate
in tuo onore
non garantiscono
come sarà la riga successiva,
e soltanto quella conta,
il passato è
inutile,
siede sulle ginocchia
degli dei
mentre i secoli
svaniscono
nel loro marcio
celere
sfarzo.
Il cuore che ride
In questa lirica Bukowski parla di come dovrebbe essere affrontata la vita, delle speranze e delle delusioni che si possono ricevere. Della forza che bisogna avere per andare avanti.
La tua vita è la tua vita.
Non lasciare che le batoste la sbattano nella cantina dell’arrendevolezza.
Stai in guardia.
Ci sono delle uscite.
Da qualche parte c’è luce.
Forse non sarà una gran luce ma la vince sulle tenebre.
Stai in guardia.Gli dei ti offriranno delle occasioni.
Riconoscile, afferrale.
Non puoi sconfiggere la morte ma puoi sconfiggere la morte in vita, qualche volta.
E più impari a farlo di frequente, più luce ci sarà.La tua vita è la tua vita.
Sappilo finché ce l’hai.
Tu sei meraviglioso gli dei aspettano di compiacersi in te.
Charles Bukowski poesie amore
Charles Bukowski ha raccontato la vita in maniera dissacrante, senza risparmiare dettagli realistici. Tuttavia ci sono casi in cui lascia spazio alla malinconia, soprattutto nelle poesie in cui affronta la tematica sentimentale e nelle quali ricorda le donne amate. Qui di seguito trovate raccolte le poesie di Bukowski più belle sul tema dell’amore.
Per Jane
Raccolgo la gonna,
raccolgo le perline scintillanti
nere,
questa cosa che una volta si muoveva
attorno alla carne,e do del bugiardo a Dio,
dico che qualsiasi cosa che si muoveva
così
o che sapeva
il mio nome
non dovrebbe mai morire
nel senso comune di morire,
e raccolgo
il suo bel
vestito,
tutta la sua bellezza andata,e parlo a tutti gli dei,
dei ebraici, dei cristiani,
frammenti di cose che lampeggiano,
idoli, pillole, pane,
metri, rischi,
resa consapevole,
ratti nel sugo di due quasi impazziti
senza possibilità,
la conoscenza del colibrì, le possibilità del colibrì,
mi appoggio a questo,
mi appoggio a tutto questoe riconosco
il suo vestito sul mio braccio
ma
loro non
me la ridaranno indietro.
L’hai amata vero?
“L’hai amata, vero?”
Lui sospirò
“Come posso risponderti? Lei era matta”Sì passò la mano tra i capelli
“Dio se era tutta matta.ogni giorno era una donna diversa
Una volta intraprendente, l’altra impacciata.
Una volta esuberante, l’altra timida. Insicura e decisa.
Dolce e arrogante.
Era mille donne lei, ma il profumo era sempre lo stesso
InconfondibileEra quella la mia unica certezza.
Mi sorrideva sapeva di fregarmi con quel sorriso
Quando sorrideva io non capivo più nulla
Non sapevo più parlare ne pensare
Niente, zero
C’era all'improvviso solo leiEra matta, tutta matta
A volte piangeva
Dicono che in quel caso le donne vogliono solo un abbraccio
Lei no
Lei si innervosivaNon so dove si trova adesso ma scommetto che è ancora alla ricerca di sogni
Era matta tutta matta
Ma l’ ho amata da impazzire.
Non ho smesso di pensarti
Non ho smesso di pensarti,
vorrei tanto dirtelo.
Vorrei scriverti che mi piacerebbe tornare,
che mi manchi
e che ti penso.
Ma non ti cerco.
Non ti scrivo neppure ciao.
Non so come stai.
E mi manca saperlo.Hai progetti?
Hai sorriso oggi?
Cos’hai sognato?
Esci?
Dove vai?
Hai dei sogni?
Hai mangiato?Mi piacerebbe riuscire a cercarti.
Ma non ne ho la forza.
E neanche tu ne hai.
Ed allora restiamo ad aspettarci invano.
E pensiamoci.
E ricordami.
E ricordati che ti penso,
che non lo sai ma ti vivo ogni giorno,
che scrivo di te.E ricordati che cercare e pensare son due cose diverse.
Ed io ti penso
ma non ti cerco.
Quando Dio creò l’amore
Quando Dio creò l’amore non ci ha aiutato molto
quando Dio creò i cani non ha aiutato molto i cani
quando Dio creò le piante fu una cosa nella norma
quando Dio creò l’odio ci ha dato una normale cosa utile
quando Dio creò Me creò Me
quando Dio creò la scimmia stava dormendo
quando creò la giraffa era ubriaco
quando creò i narcotici era su di giri
e quando creò il suicidio era a terraQuando creò te distesa a letto
sapeva cosa stava facendo
era ubriaco e su di giri
e creò le montagne e il mare e il fuoco
allo stesso tempoHa fatto qualche errore
ma quando creò te distesa a letto
fece tutto il Suo Sacro Universo.
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