Le più belle poesie sulle donne da dedicare
di Elisabetta RossiLe donne sono state protagoniste di innumerevoli componimenti poetici che ne esaltano le qualità o esprimono l'amore provato nei loro confronti. Nell'articolo abbiamo raccolto i migliori.
Muse ispiratrici per scrittori e poeti, le donne sono state e sono tutt’ora protagoniste dei tumulti dell’animo di autori celebri della letteratura italiana e straniera. Basti pensare alla Beatrice di Dante o alla Laura di Petrarca. Figure femminili che hanno incendiato i cuori dei letterati e che spesso sono state trasfigurate in immagini di sogno, diventando emblemi dell’amore nel senso più ampio del termine e di tutti i sentimenti che da esso scaturiscono come la gelosia e il desiderio.
Molte delle poesie sulle donne hanno animato la cultura di ogni epoca e sono giunte fino a noi senza perdere la loro carica emotiva. Ciò significa che tutt’oggi possono essere considerate portavoce di sentimenti universali, quali la forza, la determinazione, l’amore e la capacità di non arrendersi mai nonostante le difficoltà. Caratteristiche queste che le fanno ritenere a ragione il motore del mondo.
Alcuni componimenti sono entrati più di altri a far parte della memoria collettiva per incisività, per l’intensità dei concetti espressi, per le parole scelte, ritagliandosi uno spazio persino sui social. Nell’articolo di oggi abbiamo voluto raccogliere proprio le poesie sulle donne più belle e profonde che esaltano tutte le loro qualità.
Poesie sulle donne
Se siete alla ricerca di poesie sulle donne da leggere e condividere, in questa sezione trovate raccolte le più interessanti.
Io voglio del ver la mia donna laudare - Guido Guinizzelli
In questa lirica, come suggerisce lo stesso titolo, Guido Guinizzelli canta la bellezza della sua donna paragonandola a tutte le cose più belle della natura.
Io voglio del ver la mia donna laudare
Ed assembrarli la rosa e lo giglio:
più che stella diana splende e pare,
e ciò ch’è lassù bello a lei somiglio.Verde river’ a lei rasembro a l’are,
tutti color di fior’, giano e vermiglio,
oro ed azzurro e ricche gioi per dare:
medesmo Amor per lei rafina meglio.Passa per via adorna, e sì gentile
ch’abassa orgoglio a cui dona salute,
e fa ‘l de nostra fé se non la crede:e no ‘lle po’ apressare om che sia vile;
ancor ve dirò c’ha maggior vertute:
null’om po’ mal pensar fin che la vede.
Tieni sempre presente – Madre Teresa di Calcutta
Tieni sempre presente che la pelle fa le rughe,
i capelli diventano bianchi, i giorni si trasformano in anni…
Però ciò che è importante non cambia;
la tua forza e la tua convinzione non hanno età.Il tuo spirito è la colla di qualsiasi tela di ragno.
Dietro ogni linea di arrivo c’è una linea di partenza.
Dietro ogni successo c’è un’altra delusione.
Fino a quando sei viva, sentiti viva.
Se ti manca ciò che facevi, torna a farlo.
Non vivere di foto ingiallite…Insisti anche se tutti si aspettano che abbandoni.
Non lasciare che si arruginisca il ferro che c’è in te.
Fai in modo che invece che compassione, ti portino rispetto.
Quando a causa degli anni non potrai correre, cammina veloce.Quando non potrai camminare veloce, cammina.
Quando non potrai camminare, usa il bastone.
Però non trattenerti mai.
Ti meriti un amore – Frida Kahlo
Ti meriti un amore che ti voglia spettinata,
con tutto e le ragioni che ti fanno alzare in fretta,
con tutto e i demoni che non ti lasciano dormire.Ti meriti un amore che ti faccia sentire sicura,
in grado di mangiarsi il mondo quando cammina accanto a te,
che senta che i tuoi abbracci sono perfetti per la sua pelle.Ti meriti un amore che voglia ballare con te,
che trovi il paradiso ogni volta che guarda nei tuoi occhi
e non si stanchi mai di leggere le tue espressioni.Ti meriti un amore che ti ascolti quando canti,
che ti appoggi quando fai il ridicolo,
che rispetti il tuo essere libera,
che ti accompagni nel tuo volo,
che non abbia paura di cadere.Ti meriti un amore che ti spazzi via le bugie,
che ti porti l’illusione,
il caffè
e la poesia.
Corpo di donna – Pablo Neruda
Corpo di donna, bianche colline, cosce bianche,
assomigli al mondo nel tuo gesto di abbandono.
Il mio corpo di rude contadino ti scava
e fa scaturire il figlio dal fondo della terra.Fui solo come un tunnel. Da me fuggivano gli uccelli
e in me irrompeva la notte con la sua potente invasione.
Per sopravvivere a me stesso ti forgiai come un’arma,
come freccia al mio arco, come pietra per la mia fionda.
Ma viene l’ora della vendetta, e ti amo.Corpo di pelle, di muschio, di latte avido e fermo.
Ah le coppe del seno! Ah gli occhi d’assenza!
Ah le rose del pube! Ah la tua voce lenta e triste!
Corpo della mia donna, resterò nella tua grazia.Mia sete, mia ansia senza limite, mio cammino incerto!
Rivoli oscuri dove la sete eterna rimane,
e la fatica rimane, e il dolore infinito.
Donne appassionate – Cesare Pavese
Donne appassionate è una poesia in cui Cesare Pavese parla di donne belle, forti, determinate, piene di vita, che andrebbero amate e rispettate ogni giorno e delle quali troppo spesso la società dimentica il valore.
Le ragazze al crepuscolo scendono in acqua,
quando il mare svanisce, disteso. Nel bosco
ogni foglia trasale, mentre emergono caute
sulla sabbia e si siedono a riva. La schiuma
fa i suoi giochi inquieti, lungo l'acqua remota.Le ragazze han paura delle alghe sepolte
sotto le onde, che afferrano le gambe e le spalle:
quant'è nudo, del corpo. Rimontano rapide a riva
e si chiamano a nome, guardandosi intorno.Anche le ombre sul fondo del mare, nel buio,
sono enormi e si vedono muovere incerte,
come attratte dai copi che passano. Il bosco
è un rifugio tranquillo, nel sole calante,
più che i greto, ma piace alle scure ragazze
star sedute all'aperto, nel lenzuolo raccolto.Stanno tutte accosciate, serrando il lenzuolo
alle gambe, e contemplano il mare disteso
come un prato al crepuscolo. Oserebbe qualcuna
ora stendersi nuda in un prato? Dal mare
balzerebbero le alghe, che sfiorano i piedi,
a ghermire e ravvolgere il corpo tremante.
Ci son occhi nel mare, che traspaiono a volte.Quell'ignota straniera, che nuotava di notte
sola e nuda, nel buio quando muta la luna,
è scomparsa una notte e non torna mai più.
Era grande e doveva esser bianca abbagliante
perché gli occhi, dal fondo del mare, giungessero a lei.
Sono fatta così – Jacques Prévert
Sono fatta così
Se ho voglia di ridere
Rido come una matta
Amo colui che m’ama
Non è colpa mia
Se non è sempre quello
Per cui faccio follie
Sono quella che sono
Sono fatta così
Che volete ancora
Che volete da me
Son fatta per piacere
Non c’è niente da fare
Troppo alti i miei tacchi
Troppo arcuate le reni
Troppo sodi i miei seni
Troppo truccati gli occhi
E poi
Che ve ne importa a voi
Sono fatta così
Chi mi vuole son qui
Che cosa ve ne importa
Del mio proprio passato
Certo qualcuno ho amato
E qualcuno ha amato me
Come i giovani che s’amano
Sanno semplicemente amare
Amare amare…
Che vale interrogarmi
Sono qui per piacervi
E niente può cambiarmi.
Sonetto 18 – William Shakespeare
Dovrò paragonarti ad un giorno estivo?
Tu sei più amabile e temperato:
cari bocci scossi da vento eversivo
e il nolo estivo presto è consumato.L’occhio del cielo è spesso troppo caldo
e la sua faccia sovente s’oscura,
e il Bello al Bello non è sempre saldo,
per caso o per corso della natura.Ma la tua eterna Estate mai svanirà,
né perderai la Bellezza ch’ora hai,
né la Morte di averti si vanterà
quando in questi versi eterni crescerai.Finché uomo respira o con occhio vedrà,
fin lì vive Poesia che vita a te dà.
Le passanti - Antoine Pol
Voglio dedicare questa poesia
A tutte le donne amate
Per qualche istante segreto.A quelle conosciute appena,
Che un destino diverso porta via
E che non si ritrovano più.A quella che si vede apparire
Per un secondo alla finestra
E che, rapida, scompare via,
Però la sua sagoma snella
È tanto graziosa e sottile
Da rimanerne rasserenato.Alla compagna di viaggio,
I cui occhi, affascinante paesaggio
Fan sembrare breve il cammino
E che si è il solo, forse, a capire
Ma che, però, si lascia scendere
Senza averle sfiorato la mano.All’esile e leggera ballerina di valzer
Che vi è parsa così triste e nervosa
In una notte di carnevale,
Che è voluta rimanere ignota
E che non è più ritornata
A volteggiare in un altro ballo.A quelle che sono già prese
E che vivendo delle ore grigie
Accanto a uno ormai troppo diversoVi hanno, inutile follia,
Fatto vedere la malinconia
D’un avvenire disperante.A quelle timide innamorate
Che sono restate in silenzio
E che ancora vi rimpiangono,
A quelle che se ne sono andate
Lontane da voi, tristi, abbandonate,
Vittime d’uno stupido orgoglio.Immagini care appena scorte,
Speranze d’un giorno deluse,
Domani sarete nell’oblio
Per quel poco di felicità che sopravvenga
E’ raro che ci si ricordi
Degli episodi del cammino.Ma se la vita è andata male,
Si pensa con un po’ di rimpianto
A tutte quelle felicità intraviste,
Ai baci che non si osò prendere,
Ai cuori che forse vi attendono,
Agli occhi mai più rivisti.Allora, nelle sere di stanchezza
Mentre si popola la propria solitudine
Di fantasmi del ricordo
Si piangono le labbra assenti
Di tutte quelle belle passanti
Che non si è saputo trattenere.
Sonetto XC – Petrarca
Questo sonetto è contenuto nel Canzoniere di Francesco Petrarca e celebra la bellezza angelica di Laura.
Erano i capei d’oro a l’aura sparsi
che ’n mille dolci nodi gli avolgea,
e ’l vago lume oltra misura ardea
di quei begli occhi, ch’or ne son sì scarsi;e ’l viso di pietosi color’ farsi,
non so se vero o falso, mi parea:
i’ che l’esca amorosa al petto avea,
qual meraviglia se di sùbito arsi?Non era l’andar suo cosa mortale,
ma d’angelica forma; e le parole
sonavan altro che, pur voce umana;uno spirto celeste, un vivo sole
fu quel ch’i’ vidi: e se non fosse or tale,
piagha per allentar d’arco non sana.
Poesie sulle donne Alda Merini
Alda Merini è stata una delle più intense poetesse italiane dell’epoca contemporanea. Scomparsa nel 2009, ci ha lasciato un notevole patrimonio letterario nel quale figurano anche componimenti dedicati alle donne.
A tutte le donne – Alda Merini
Fragile, opulenta donna, matrice del paradiso
sei un granello di colpa
anche agli occhi di Dio
malgrado le tue sante guerre
per l’emancipazione.Spaccarono la tua bellezza
e rimane uno scheletro d’amore
che però grida ancora vendetta
e soltanto tu riesci
ancora a piangere,
poi ti volgi e vedi ancora i tuoi figli,
poi ti volti e non sai ancora dire
e taci meravigliata
e allora diventi grande come la terra
e innalzi il tuo canto d’amore.
Inno alla donna – Alda Merini
Stupenda
immacolata fortuna
per te tutte le creature
del regno
si sono aperte
e tu sei diventata la regina
delle nostre ombre
per te gli uomini
hanno preso
innumerevoli voli
creato l’alveare del
pensiero
per te donna è sorto
il mormorio dell’acqua
unica grazia
e tremi per i tuoi incantesimi
che sono nelle tue mani
e tu hai un sogno
per ogni estate
un figlio per ogni pianto
un sospetto d’amore
per ogni capello
ora sei donna
tutto un perdono
e così come ti abita
il pensiero divino
fiorirà in segreto
attorniato
dalla tua grazia.
Il regno delle donne – Alda Merini
C’è un regno tutto tuo
che abito la notte
e le donne che stanno lì con te
son tante, amica mia,
sono enigmi di dolore
che noi uomini non scioglieremo mai.Come bruciano le lacrime
come sembrano infinite
nessuno vede le ferite
che portate dentro voi.Nella pioggia di Dio
qualche volta si annega
ma si puliscono i ricordi
prima che sia troppo tardi.Guarda il sole quando scende
ed accende d’oro e porpora il mare
lo splendore è in voi
non svanisce mai
perché sapete che può ritornare il sole.E se passa il temporale
siete giunchi ed il vento vi piega
ancor più forti voi delle querce e poi
anche il male non può farvi del male.Una stampella d’oro
per arrivare al cielo
le donne inseguono l’amore.Qualche volta, amica mia,
ti sembra quasi di volare
ma gli uomini non sono angeli.Voi piangete al loro posto
per questo vi hanno scelto
e nascondete il volto
perché il dolore splende.Un mistero che mai
riusciremo a capire
se nella vita ci si perde
non finirà la musica.Guarda il sole quando scende
ed accende d’oro e porpora il mare
lo splendore è in voi
non svanisce mai
perché sapete che può ritornare il sole
dopo il buio ancora il sole.E se passa il temporale
siete prime a ritrovare la voce
sempre regine voi
luce e inferno e poi
anche il male non può farvi del male.
Quelle come me – Alda Merini
Quelle come me regalano sogni, anche a costo di
rimanerne prive…Quelle come me donano l’anima, perché un’anima
da sola, è come una goccia d’acqua nel deserto.Quelle come me tendono la mano
ed aiutano a rialzarsi, pur correndo il rischio
di cadere a loro volta…Quelle come me guardano avanti,
anche se il cuore rimane sempre qualche passo indietro…Quelle come me cercano un senso all’esistere e,
quando lo trovano, tentano d’insegnarlo
a chi sta solo sopravvivendo…Quelle come me quando amano, amano per sempre…
e quando smettono d’amare è solo perché
piccoli frammenti di essere giacciono
inermi nelle mani della vita…Quelle come me inseguono un sogno…
quello di essere amate per ciò che sono
e non per ciò che si vorrebbe fossero…Quelle come me girano il mondo
alla ricerca di quei valori che, ormai,
sono caduti nel dimenticatoio dell’anima…Quelle come me vorrebbero cambiare,
ma il farlo comporterebbe nascere di nuovo…Quelle come me urlano in silenzio,
perché la loro voce non si confonda con le lacrime…Quelle come me sono quelle cui tu riesci
sempre a spezzare il cuore,
perché sai che ti lasceranno andare,
senza chiederti nulla…Quelle come me amano troppo, pur sapendo che,
in cambio, non riceveranno altro che briciole…Quelle come me si cibano di quel poco e su di esso,
purtroppo, fondano la loro esistenza…Quelle come me passano innosservate,
ma sono le uniche che ti ameranno davvero…Quelle come me sono quelle che,
nell’autunno della tua vita,
rimpiangerai per tutto ciò che avrebbero potuto darti
e che tu non hai voluto…
Sorridi donna – Alda Merini
Sorridi donna
sorridi sempre alla vita
anche se lei non ti sorrideSorridi agli amori finiti
sorridi ai tuoi dolori
sorridi comunque.Il tuo sorriso sarà
luce per il tuo cammino
faro per naviganti sperduti.Il tuo sorriso sarà
un bacio di mamma,
un battito d’ali,
un raggio di sole per tutti.