Speciale Chernobyl 2/5: Preghiera per Černobyl di Svetlana Aleksievič
di Chiara PoliPreghiera per Černobyl: il nostro secondo appuntamento con lo Speciale Chernobyl è con la scrittrice Premio Nobel Svetlana Aleksievic, che conosce fin troppo bene i territori coinvolti dal disastro...
Ho voluto parlarvi prima di Tempo di seconda mano, il libro di Svetlana Aleksievič premiato con il Nobel, per poi arrivare al suo lavoro dedicato a Chernobyl.
Perché il modus operandi di questa donna coraggiosa è stato sempre lo stesso: un lungo e faticoso - a volte anche pericoloso, visto il contesto - lavoro di ricerca, il paziente ascolto nel lasciare che ciascun testimone raccontasse la propria storia con i proprio tempi, la raccolta e la selezione del materiale resistendo all’impulso che qualunque scrittore proverebbe nel sistemare la forma.
Il dramma bielorusso, il dramma dell'autrice
Come Tempo di seconda mano, Preghiera per Černobyl è la presentazione di testimonianze sulle quali l’autrice non interviene, se non assegnando dei titoli esplicativi e inserendo talvolta qualche commento.
La parte introduttiva è fondamentale: Svetlana Aleksievič è di lingua russa, ma è nata in Bielorussia.
Una terra in cui i nazisti distrussero 619 villaggi sterminandone gli abitanti. Dopo Černobyl il paese ha perduto 485 tra cittadine e villaggi. Di questi, 70 sono stati interrati per sempre. Durante la guerra è morto un bielorusso su quattro, oggi un bielorusso su cinque vive in zone contaminate. Si tratta di 2,1 milioni di persone, fra cui settecentomila bambini.
Svetlana Aleksievič è osservatrice e protagonista:
Mentre prima, scrivendo libri, scrutavo le sofferenze di altre persone, ora sono io stessa una testimone, una in mezzo agli altri. La mia vita fa parte della vicenda.
Preghiera per Černobyl è un testo che racconta le verità conosciute ai popoli dell’ex Unione Sovietica: verità parziali, manipolate, contaminate - e non uso il termine a caso - dalle superstizioni, dalle dicerie, ma anche dalla bugie del Partito, determinato a evitare di diffondere il panico e portato a nascondere la verità da sempre.
Un errore umano…
Andrew Leatherbarrow ci ha rendicontato in modo puntuale nel suo Chernobyl 01:23:40, testo-base per chi vuole approfondire i fatti del 1986 e degli anni successivi, cosa successe a Chernobyl.
Ma una cosa è certa: se l’incendio che diede il via a tutto non fosse stato visibile, i cittadini non avrebbero saputo nulla.
Come ci racconta la pluripremiata e sconvolgente miniserie Chernobyl, attualmente in onda in chiaro su La7, i veri responsabili furono i progettisti, i costruttori, e naturalmente le autorità. Ma al processo-farsa che seguì il disastro, la responsabilità viene fatta ricadere esclusivamente sul personale, liquidando una catastrofe che finì per colpire l’intera Europa come un errore umano.
Lyudmila Ignatenko
La moglie del vigile del fuoco Vasilij Ignatenko che morì per l’esposizione alle radiazioni, è fra i protagonisti della miniserie.
La vera Lyudmila Ignatenko è la prima a raccontare alla Aleksievič la sua storia. Le menzogne del governo non le hanno impedito di stare vicino al marito negli ultimi giorni, ma non le hanno nemmeno permesso di mettere al mondo la sua bambina in salute: Ludmilla ha perso l’eredità che le aveva lasciato Vasilij per l’esposizione alle radiazioni.
Il frutto del loro amore non è sopravvissuto a Chernobyl. Ma, almeno, la sua mamma era riuscita a trovare il suo papà prima che morisse.
Quando ritornammo con le borse, l'aeroplano era già partito.. L'avevano fatto apposta, per ingannarci... Per non sentire le nostre urla, i nostri pianti.
Tutti malati
Non sono solo stati allontanati dalle loro case senza sapere che non vi avrebbero mai fatto ritorno. Non hanno solo visto morire i loro cari.
Non si sono solo ammalati: sono stati anche emarginati da tutti. Perché tutti avevano paura di loro e volevano che stessero lontani. Isolati. Soli.
La storia di Chernobyl è rimasta segreta per anni. A lungo non abbiamo saputo cosa fosse successo, ma soprattutto non abbiamo avuto idea dell’impatto che le decisioni governative ebbero su milioni di persone.
Con questo libro, la cui lettura dovrebbe essere obbligatoria per tutti coloro che hanno vissuto gli anni di Chernobyl, finalmente si squarcia il velo sulla verità. Una verità raccontata fra le lacrime da persone comuni, ma anche da chi alla Centrale Nucleare ci lavorava, da medici ed esperti, da giornalisti e scrittori.
Il valore di Preghiera per Černobyl è inestimabile. Fatevi un regalo: leggetelo.
Qui non troverete la storia del disastro di Chernobyl. Qui troverete ciò che non sapete: le storie della gente, degli sfollati ghettizzati perché ritenuti contagiosi, dei bambini malati. Leggetelo.