Parità in pillole: la recensione del libro di Irene Facheris
di Laura De RosaParità in pillole è un gran bel libro, semplice da leggere, ricco di informazioni preziose e riflessioni necessarie, anzi indispensabili!
Cosa significa femminismo? Perché è molto diverso dal maschilismo? Cosa sono le discriminazioni quotidiane? Dove si annidano? Come riconoscerle (e combatterle) nella vita di ogni giorno? Sessisti si nasce?
Sono solo alcune delle domande a cui Irene Facheris cerca di rispondere in "Parità in pillole", pubblicato da Rizzoli.
Un libro che tutti dovrebbero leggere, adolescenti compresi, per imparare a osservare la cosiddetta normalità da un'altra prospettiva, decisamente più inclusiva e paritaria. Perché prima ci si accorge di certe cose, meglio è per tutti.
Parità in pillole: recensione
Se gli interrogativi riguardanti le discriminazioni razziali sono entrati nel mio mondo da una ventina d'anni, le domande sulla parità di genere si sono fatte largo nella mia mente solo dopo la maternità, quando mi sono resa conto, sulla mia pelle, che le ingiustizie verso le donne esistono eccome! E questo nonostante i passi avanti, nonostante le libertà acquisite nel tempo, nonostante le tante conquiste femminili.
Irene FacherisLe battute sessiste, così come gli insulti, contribuiscono a rafforzare gli stereotipi.
Il punto è che spesso pensiamo che i diritti acquisiti siano eterni, soprattutto quando cresciamo in contesti "favorevoli" e protetti. Ma le donne che hanno lottato per quei diritti, sanno bene quant'è importante mantenere alta l'attenzione, quant'è difficile conquistarli e quant'è facile perderli.
Certo, in un mondo giusto, equo, etico, sarebbe diverso, ma quel mondo non esiste ancora e non esisterà mai se continueremo a fingere che vada tutto bene, anche se è palese il contrario.
Irene FacherisLa cavalleria prevede un cavaliere, un cavaliere prevede una damigella in pericolo. Il rapporto non è paritario, ci sono un salvatore e qualcunA da salvare.
Ma è molto difficile, me lo insegnò un professore universitario, riuscire a osservare la realtà dal di fuori finché si è dentro. Nella mia vita ho avuto modo di testare la veridicità di questa affermazione e ho preso consapevolezza di tante cose della mia realtà di origine, belle e brutte, solo dopo averla guardata, e vissuta, dall'esterno.
Che c'entra questo con "Parità in pillole"? C'entra perché credo che il libro di Irene Facheris, con il suo linguaggio volutamente semplice e diretto, riesca proprio in questo intento: trasportare lettrici e lettori al di fuori della propria comfort zone mentale aiutandoli a vedere il mondo, i propri pensieri, i propri gesti, le proprie parole, da un'altra prospettiva. E non è poco!
Irene FacherisViviamo in una cultura dello stupro perché una donna su tre è vittima di stupro. La maggior parte delle violenze è da parte di mariti, fidanzati, amanti. L'80% degli stupri non è denunciato.
Quante volte vi sarà capitato di ridere a una battuta sessista?! Quante volte vi sarà capitato di essere importunate con battutine volgari per strada? Quante volte vi siete scandalizzati/e per un'ascella femminile non depilata? Per non parlare delle gambe! Finché queste cose ci sembrano normali, perché l'ascella pelosa di lei proprio non si può vedere, stiamo alimentando delle discriminazioni di genere.
E questo è solo un assaggio delle disparità quotidiane svelate/rivelate da Parità in pillole, che si inoltra in tanti altri territori tabù, parlando di femminicidio, victim blaming, revenge porn, sessismo benevolo, Gender Pay Gap, quote rosa e di mascolinità tossica, che fa male non solo alle donne ma anche agli stessi uomini.
Il libro, pubblicato da Rizzoli, si ispira alla rubrica omonima avviata da Irene su Youtube nel 2016, dove in ogni puntata l'autrice rifletteva sulla parità e il femminismo proponendo interviste, diffondendo utili informazioni, facendo chiarezza su argomenti difficili. Qui approfondisce i vari concetti fornendo, fra le altre cose, una ricca bibliografia per chi vuole saperne di più, qualunque sia il punto di vista di partenza, favorevole, perplesso o dichiaratamente contrario!
La società è discriminatoria nei confronti di persone con caratteristiche diverse? La risposta è sì e Irene Facheris, in Parità in pillole, ci insegna a riconoscerle nella quotidianità.