A sangue freddo: recensione e storia del capolavoro di Truman Capote
di Chiara PoliUna storia vera. Un agghiacciante fatto di cronaca nera. Un grande scrittore e due assassini con cui parlare: ecco la storia e la recensione del capolavoro di Truman Capote, A sangue freddo.
Il capolavoro di Truman Capote, che con questo libro aveva intenzione di creare un nuovo genere letterario: il romanzo-documento, o romanzo-verità, per raccontare la storia del massacro di una famiglia e le motivazioni dei loro assassini.
A sangue freddo fu, di fatto, il primo romanzo-verità. Capote era riuscito nel suo intento, dando vita alla sua opera più intensa.
Un'opera che avrebbe segnato la sua vita per sempre.
Una storia lunga e dolorosa
Oltre 6 anni: tanto ci volle, al grande scrittore Truman Capote, per completare A sangue freddo.
Tutto iniziò quando Capote lesse un trafiletto sul massacro di un’intera famiglia, i Clutter, avvenuto in una fattoria del Kansas.
I corpi del padre Herbert, della madre Bonnie e dei due figli, Nancy e Kenyon, vennero trovati la mattina del 15 novembre 1959 da un’amica di Nancy.
Capote decise di scrivere un articolo sul massacro per The New Yorker, la prestigiosa rivista con cui collaborava. All’epoca era già molto famoso e rispettato: aveva già pubblicato Colazione da Tiffany, proprio in quell’anno, e frequentava il jet set.
Lavorava come sceneggiatore (aveva già scritto, all’epoca dei fatti, Il tesoro dell’Africa, diretto da John Huston e interpretato da Humphrey Bogart), era amico di Marilyn Monroe, frequentava assiduamente Harper Lee, l’amica di sempre, che proprio nel periodo in cui Truman s’interessò al caso dei Clutter trovò un editore per Il buio oltre la siepe. Il romanzo che l’avrebbe resa celebre e che Truman Capote aveva letto per primo.
Truman CapoteQuando la folla scorse gli assassini, scortati dagli agenti della stradale in divisa blu, tutti si fecero silenziosi, come stupiti al vedere che avevano forma umana.
Insieme alla Lee, Capote si recò sul luogo del massacro per fare ricerche e, quando i due assassini vennero catturati, entrò in contatto con loro.
Perry Edward Smith e Richard Eugene Hickock parlarono a lungo con Capote, per anni, durante il processo e le richieste di appello, in attesa dell’esecuzione della condanna a morte.
Capote aiutò i due assassini a trovare dei buoni avvocati, cosa che lo mise in cattiva luce agli occhi degli investigatori sul caso.
Lo scrittore voleva semplicemente più tempo per parlare con i due assassini, con i quali parlava liberamente anche della propria vita privata, per spingerli ad aprirsi.
Capote era determinato a dar vita a un’opera unica, la prima nel suo genere, per raccontare un massacro dal punto di vista di chi l’aveva compiuto.
Il movente
Perry Smith e Richard Hickock si erano introdotti nella fattoria di Herbert Clutter, agricoltore benestante molto noto in città, alla ricerca di una cassaforte contenente diecimila dollari. Una cifra sensazionale per l’epoca, ma soprattutto per due pregiudicati che avevano avuto una vita difficile.
A raccontare della cassaforte era stato un informatore, che naturalmente si era sbagliato.
Truman CapoteMisericordiosamente, un proiettile uccide la vittima. Questi altri germi, che possono resistere al tempo, non uccidono l’individuo ma si lasciano dietro la carcassa di una creatura dilaniata e contorta.
In casa Clutter, Perry e Hickock non trovarono nessuna cassaforte, e tantomeno quella cifra: il massacro dell’intera famiglia - escluse le due figlie maggiori, già sposate e residenti altrove - si consumò per meno di 50 dollari. Questa la cifra che i due riuscirono a trovare in casa. Il movente degli omicidi fu un misto di rabbia, delusione, frustrazione e panico.
Truman Capote rimase vicino ai due assassini fino alla fine, per cercare di capire cosa li avesse spinti a uccidere, anziché limitarsi a rubare per poi andarsene. E per avere un racconto dettagliato degli eventi fatto da chi li aveva vissuti in prima persona. Ed era sopravvissuto.
Nel corso dei loro colloqui, Truman Capote aveva finito per affezionarsi a Perry Smith, alla sua esistenza sfortunata, alla sua mancanza di alternative.
Fu Smith l’esecutore materiale degli omicidi. Il suo legame con Capote, che Smith considerava un amico, permise allo scrittore di ottenere ogni informazione di cui aveva bisogno.
Perry Smith e Richard Hickock vennero giustiziati tramite impiccagione il 14 aprile del 1965.
A sangue freddo uscì il 17 gennaio del 1966.
A sangue freddo: In Cold Blood
Grazie al legame stabilito con i due assassini, in particolare con Perry Smith, Truman Capote ha potuto raccontare gli eventi di quella terribile notte come se vi avesse assistito.
La lettura di A sangue freddo è difficile, cruda, ma anche ipnotica: ci sembra davvero di essere lì, di poter allungare una mano e fermare i killer, di sperare che le cose vadano diversamente rispetto a come già sappiamo che erano andate.
A sangue freddo racconta l’effrazione in casa Clutter, la ricerca del denaro, la cattura della famiglia e il suo successivo massacro dal punto di vista dei due assassini.
Impossibile interrompere la lettura, nonostante il senso di colpa per quella sorta di intrusione negli ultimi istanti di vita di quattro persone innocenti.
Truman CapoteQuando ammazzi un uomo gli rubi la vita. Allora io credo di essere un ladro in grande stile.
E fu proprio questo senso di intrusione a far accusare Capote di voyeurismo, di macabra ossessione per i dettagli di un crimine che aveva sconvolto l’America intera.
A sangue freddo è un libro potente, di quelli che non si dimenticano più.
Un libro così potente che, dopo, Capote non fu in grado di scrivere altro: A sangue freddo l’aveva assorbito per anni, in qualche modo l’aveva inglobato, condizionando la sua intera esistenza.
Basta leggerlo anche una volta per imprimerlo definitivamente nella propria memoria di lettore e di essere umano in cerca di comprensione per un gesto totalmente privo di umanità e di senso.
Un libro che non si dimentica: A sangue freddo ci porta nella fattoria dei Clutter come se assistessimo dal vivo al massacro di una famiglia innocente. Capote firma un indimenticabile romanzo-verità.