I nomi dei venti

di Elisabetta Rossi

Ecco la guida ai nomi dei venti italiani, americani e greci. Troverai anche quelli tipici del deserto con relativa spiegazione.

Indice

Il vento è un fenomeno meteorologico che consiste nello spostamento di una massa atmosferica da un’area di alta pressione, detta anticiclonica, a una di bassa pressione, chiamata ciclonica. In Italia ci sono ben otto venti e il nome che gli viene attribuito dipende dalla direzione da cui provengono.

I primi cenni storici relativi ai nomi dei venti, si hanno ai tempi di Omero. Vengono infatti citati nell’Odissea e sono in tutto quattro: Euro, Noto, Zefiro e Borea. Ulisse li incontra nel corso dei suoi viaggi.

Nel nostro paese i nomi dei venti principali, quelli che avrete di sicuro sentito nominare in qualche telegiornale, sono riportati nella rosa dei venti, disegnata, in base al periodo storico, in punti diversi della cartina. Ad esempio i romani la mettevano in corrispondenza dell’Isola di Malta o al centro del Mar Ionio mentre le Repubbliche marinare la disegnavano nei pressi dell’Isola greca di Zante.

Scopriamo come vengono classificati i venti e quali sono quelli che soffiano in Italia, nel Mediterraneo e nel mondo.

Classificazione dei venti

I venti sono classificati in cinque modi diversi e la differenza tra l’uno e l’altro dipende dalla direzione in cui soffiano, dal periodo dell’anno in cui si concentrano e dalla zona dove si manifestano. Scopriamo quali sono.

  • Venti costanti: sono i venti che soffiano nell’arco di tutto l’anno, sempre nella medesima direzione e senso. Tra di essi abbiamo gli alisei, che nascono nelle zone anticicloniche tropicali e si spostano poi in quelle equatoriali.
  • Venti periodici: sono i venti che invertono il loro senso con cadenza regolare. Pensiamo ad esempio ai monsoni, venti periodici dell’Oceano Indiano, che nel semestre estivo tra aprile e ottobre, soffiano dall’oceano verso la terra, mentre durante l’inverno, tra novembre e aprile, vanno verso il mare.
  • Venti occidentali: sono i venti che spirano nelle latitudini comprese tra i 35° e i 60° nell’emisfero australe e boreale.
  • Venti anabatici e catabatici: i venti anabatici sono quelli che si muovono verso l’alto, risalendo un pendio, mentre quelli catabatici fanno il movimento opposto, ovvero scendono da una zona montuosa.
  • Venti locali: sono i venti che soffiano nelle zone temperate nel momento in cui si creano aree cicloniche o anticicloniche.

La rosa dei venti

La rosa dei venti, conosciuta anche come stella dei venti o simbolo dei venti, è un diagramma che raffigura la direzione da cui provengono le correnti. Essa si basa principalmente sui quattro punti cardinali, dai quali si diramano svariate linee.

La rosa dei venti è usata soprattutto in meteorologia in quanto permette di rappresentare in modo sintetico la distribuzione delle velocità del vento in base alla provenienza. Le diverse linee o bracci sono colorate per questo motivo in modo differente.

Nomi dei venti in Italia

I venti presenti sul nostro territorio sono in tutto otto. Eccoli elencati qui di seguito con i relativi nomi e caratteristiche.

  • Tramontana: è un vento molto freddo, proveniente dal nord, che porta cielo sereno e visibilità notturna.
  • Grecale: è un vento freddo e molto intenso che si ha soprattutto nel periodo invernale. Proviene da nord-est.
  • Levante: è un vento che deriva da est e soffia nel periodo estivo. Di solito il suo arrivo può significare il sopraggiungere della pioggia.
  • Scirocco: è un vento proveniente da sud-est, dall’Africa per la precisione, molto caldo e umido, che rende le giornate particolarmente afose.
  • Libeccio: è un vento che proviene da sud-ovest, umido e violento. Può generare burrasche, piogge molto intense e mareggiate.
  • Ponente: è un vento derivante da ovest ed è caratteristico della stagione estiva.
  • Maestrale: è un vento che deriva da nord-ovest ed è uno dei più tipici e ricorrenti in Italia. È molto intenso e porta con sé aria polare, quindi molto fredda.
  • Mezzogiorno: è un vento meridionale, che proviene appunto da sud, e che non è molto forte.

Nomi dei venti americani

Nella zona dell’America e delle Antille si riscontra soprattutto la presenza di venti ciclonici, vorticosi e violenti che cambiano direzione e potenza in modo irregolare, conosciuti anche come uragani o cicloni. Quando arrivano, causano ingenti danni e purtroppo anche vittime.

In America latina inoltre abbiamo il Pampero, un vento freddo molto umido, di origine sud polare. In quella settentrionale invece è tipico il Chinook, un vento caldo e secco, il cui nome deriva da quello degli indiani omonimi. Quando soffia in inverno fa rapidamente crescere le temperature.

Nomi dei venti del deserto

Nel deserto del Sahara abbiamo diversi venti. Tra di essi alcuni sono più conosciuti e importanti di altri. Ve li elenchiamo qui di seguito.

  • Ghibli: forse è uno dei venti del deserto più conosciuto e nominato. Soffia in primavera e all’inizio della stagione estiva. È molto secco e caldo e porta con sé sabbia e polvere.
  • Khamsin: è un vento tipico della zona orientale del nord Africa, molto violento e burrascoso, che può soffiare a lungo, addirittura anche per 50 giorni. Si concentra soprattutto nei mesi da aprile a giugno.
  • Simùn: è un vento molto secco e caldo, tipico dell’Algeria, della Siria, della Giordania e del deserto arabo. Esso causa l’alzarsi delle temperature, che possono addirittura superare i 54°.
  • Harmattan: è un vento tipico del periodo invernale, soffia infatti da novembre a marzo, ed è particolarmente violento. La sabbia che porta con sé può arrivare addirittura ad oscurare il sole.

Nomi dei venti marini

Un vento tipico del mare, locale, periodico e dall'estensione limitata è la brezza di mare.

Nello specifico essa nasce sulla superficie dell’acqua e può soffiare verso la terra per svariati chilometri. Solitamente è un fenomeno diurno causato dal fatto che le masse d’aria sul mare si riscaldano più lentamente rispetto a quelle sulla terra. Questa situazione causa il movimento dell’aria dall’acqua al suolo.

Nomi dei venti greci

In Grecia si riscontrano varie tipologie di venti. Ve le elenchiamo qui di seguito.

  • Borea: è un vento del nord, proveniente dalla Siberia, molto freddo, che può causare turbolenze.
  • Etesio: è un vento tipico della stagione estiva, che può soffiare per giorni e ha una forza tale da rendere impossibile la navigazione. Regala però sollievo dal caldo.
  • Zefiro: è un vento estivo molto leggero e piacevole, simile a una brezza, proveniente dall’ovest.
  • Euro: è un vento proveniente dall’est, che si manifesta quando vi è l’incontro tra i venti del nord e del sud.
  • Noto: comprende tutti i venti meridionali, ritenuti piuttosto pericolosi in Grecia. Tra di essi spicca lo scirocco, tipico nei mesi di aprile/maggio, settembre/ottobre, che porta con sé aria calda e umida. Esso può causare tempeste di fulmini e piogge intense.